SKETCH CHE PASSIONE!

SKETCH CHE PASSIONE!

Se anche a voi, come a me, piace riempire pagine e pagine di schizzi, bozzetti, studi, e se desiderate con forza che qualsiasi idea artistica inizi dalla vostra mente e finisca presto in un disegno, allora sicuramente parliamo la stessa lingua!
Che siate professionisti o semplicemente appassionati dello sketch, che lo facciate per lavoro, per rilassarvi o per impiegare il tempo che passate in treno o sui mezzi pubblici, sicuramente apprezzerete il beneficio che dà liberare la mente dai pensieri, lasciando fluire dalla mano fantasia e creatività!
Che la vostra “arma” da disegno sia la matita, o la penna, o l’inchiostro o qualsiasi altro mezzo, vorrei condividere con voi un paio di osservazioni maturate nel tempo, frutto di moltissimi pomeriggi passati a disegnare.
Mi è sempre piaciuta l’idea di uno sketchbook che rappresenti un pezzo di vita dove fra disegni frutti di viaggi, pensieri ed avventure possano trovare posto anche la sfortunata macchia della goccia di un caffè maldestramente bevuto o l’annotazione frettolosa di qualche strada che dobbiamo ricordare.
Purtroppo la mia indole perfezionista mi condiziona, e mi vincola ad un approccio allo sketch come se si trattasse sempre di un lavoro da presentare, piuttosto che di un momento “zen” con me stesso.
Così eccomi qui a suggerirvi che, ad esempio, per limitare i danni del tempo della matita su ogni pagina è consigliabile  usare sempre e solo quella a destra quando si disegna. In questo modo la grafite, che inevitabilmente si trasferisce da pagina a pagina, non va ad intaccare altri disegni con fastidiosi aloni grigi, difficili poi da sistemare. Anche con penne e pennini c’è sempre la possibilità che l’inchiostro passi la carta o che non si sia asciugato a dovere quando si cambia foglio. Se non altro, in questo modo sarà solo la pagina bianca di sinistra a risentire di questi “effetti collaterali”.
Oppure, per salvaguardare i disegni a cui tenete di più potete frapporre tra una pagina e l’altra un foglio di carta velina, fissato con un pezzetto di scotch di carta
Infine, se vi piace riempire ogni spazio del vostro sketchbook, per conservare al meglio grafite e inchiostro, è consigliabile passare un velo di fissativo per belle arti ,una volta concluso il lavoro. Da asciutto non garantisce ovviamente una protezione totale, ma sicuramente limita il trasferimento dei pigmenti.
Karl Kopinski, Kim Jung Gi, Even Mehl Amundsen, Petar Meseldzija, Mike Azevedo, Alan Lee sono solo alcuni degli artisti dal quale prendo ispirazione quotidianamente per i miei sketch e che vi consiglio di conoscere! 

 

Qual è invece il vostro modo di vivere lo sketchbook?
Rispondetemi qui, sul blog, perchè sono molto curioso…
Ciao, alla prossima!
 
Andrea