Oggi vi voglio parlare della mia passione per uno degli illustratori più famosi del panorama internazionale, l‘illustratore Ted Nasmith. Già da prima del 2014 seguivo moltissimo l’opera di alcuni artisti internazionali come Nasmith. E’ un illustratore canadese molto famoso per le sue ambientazioni.

Quando vidi il suo dipinto “Felagund Amongs Beor’s man” ne rimasi colpito al punto che desiderai dipingere qualcosa. Ma doveva avere quei colori, quell’atmosfera ed una ambientazione che fosse all’altezza. Cercando di catturare la stessa magia che lui era riuscito ad imbrigliare nel suo dipinto.

Ho scelto anch’io come soggetto una scena de “Il Silmarillion” che mi desse l’opportunità di dare libero sfogo alla mia “fame di colori”. La trovai nel passo in cui Beren, intrufolatosi di nascosto nell’accampamento degli orchi, si appresta a vendicare il padre Barahir, da questi ultimi ucciso. Mi sono divertito a vedere accendersi sotto il pennello la luce del falò attorno al quale gli orchi bivaccavano, vantandosi delle loro gesta. Nel mentre lentamente apprezzavo lo svilupparsi dei contrasti freddi della notte su ombre, erba, rocce ed alberi.

Generalmente è consigliabile iniziare un dipinto dallo sfondo per poi procedere verso gli elementi in primo piano. Questa tecnica infatti permette di focalizzare meglio le luci che “influenzeranno” l’intera composizione. In questo caso però, mi incuriosiva vedere subito l’effetto che il chiarore del falò avrebbe avuto sulla corteccia dell’albero centrale. Sapevo che sarebbe stato uno dei più importanti elementi scenici dell’intero lavoro. Infatti, se si osserva il dipinto, si può notare come il tronco illuminato funga da divisione tra la parte destra e sinistra, rispettivamente tra Beren e gli orchi. Due razze così lontane per natura, eppure ora così vicine…

Ho concepito il personaggio di Beren nascosto nell’ombra, qualche secondo prima di sferrare l’attacco, perché volevo che lo spettatore si accorgesse di lui solo in un secondo momento.
Tuttavia, non potevo certo permettere che “sparisse” fondendosi con lo scenario. E’ e rimane pur sempre il personaggio principale. Così gli contrapposi una notte tersa ed innaturalmente luminosa su cui farlo risaltare. Avevo scelto di approcciarmi alla scena con una tecnica che fosse abbastanza veloce e che mi avvicinasse al maestro Ted Nasmith. Dopotutto stavo traendo ispirazione da lui. L’acrilico mi permise di raggiungere un buon risultato in poco tempo.

Spero che questi bozzetti preliminari ispirati da Nasmith vi possano piacere ed interessare!

A presto con tante altre curiosità ed illustrazioni!

Andrea

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