Andrea Piparo al RIMINI COMIX

Andrea Piparo al RIMINI COMIX

A fine luglio tutti a Rimini!

Questo fine Luglio sarò al Rimini Comix, la variegata manifestazione che si svolge nella famosa riviera romagnola!
Arrivata alla XXI^ edizione, si svolgerà nella splendida cornice del Castel Sismondo e sarà aperta al pubblico dal 17 al 23 Luglio.
L’esposizione “Tolkien tra fumetti e cartoon” è una mostra tutta dedicata al mondo dell’amato professore, dove saranno presenti anche artisti del calibro di Emanuele Manfredi e Fabio Porfidia con le loro opere.
Potrete trovarmi alla mostra, con i miei lavori ispirati alla Terra di Mezzo, dal 19 al 23 Luglio!
L’ingresso è gratuito e l’esposizione sarà aperta dalle 18:00 alle 23:30, con un possibile prolungamento d’orario per la domenica.
Date un’occhiata sul sito: http://www.cartoonclubrimini.com/festival/storia/ per scoprire più dettagli sull’argomento,
le tante altre iniziative programmate e la fiera di Rimini Comix.
Vi aspetto!
Andrea
Beren tra gli orchi: omaggio a Ted Nasmith

Beren tra gli orchi: omaggio a Ted Nasmith

Oggi vi voglio parlare della mia passione per uno degli illustratori più famosi del panorama internazionale, l‘illustratore Ted Nasmith. Già da prima del 2014 seguivo moltissimo l’opera di alcuni artisti internazionali come Nasmith. E’ un illustratore canadese molto famoso per le sue ambientazioni.

Quando vidi il suo dipinto “Felagund Amongs Beor’s man” ne rimasi colpito al punto che desiderai dipingere qualcosa. Ma doveva avere quei colori, quell’atmosfera ed una ambientazione che fosse all’altezza. Cercando di catturare la stessa magia che lui era riuscito ad imbrigliare nel suo dipinto.

Ho scelto anch’io come soggetto una scena de “Il Silmarillion” che mi desse l’opportunità di dare libero sfogo alla mia “fame di colori”. La trovai nel passo in cui Beren, intrufolatosi di nascosto nell’accampamento degli orchi, si appresta a vendicare il padre Barahir, da questi ultimi ucciso. Mi sono divertito a vedere accendersi sotto il pennello la luce del falò attorno al quale gli orchi bivaccavano, vantandosi delle loro gesta. Nel mentre lentamente apprezzavo lo svilupparsi dei contrasti freddi della notte su ombre, erba, rocce ed alberi.

Generalmente è consigliabile iniziare un dipinto dallo sfondo per poi procedere verso gli elementi in primo piano. Questa tecnica infatti permette di focalizzare meglio le luci che “influenzeranno” l’intera composizione. In questo caso però, mi incuriosiva vedere subito l’effetto che il chiarore del falò avrebbe avuto sulla corteccia dell’albero centrale. Sapevo che sarebbe stato uno dei più importanti elementi scenici dell’intero lavoro. Infatti, se si osserva il dipinto, si può notare come il tronco illuminato funga da divisione tra la parte destra e sinistra, rispettivamente tra Beren e gli orchi. Due razze così lontane per natura, eppure ora così vicine…

Ho concepito il personaggio di Beren nascosto nell’ombra, qualche secondo prima di sferrare l’attacco, perché volevo che lo spettatore si accorgesse di lui solo in un secondo momento.
Tuttavia, non potevo certo permettere che “sparisse” fondendosi con lo scenario. E’ e rimane pur sempre il personaggio principale. Così gli contrapposi una notte tersa ed innaturalmente luminosa su cui farlo risaltare. Avevo scelto di approcciarmi alla scena con una tecnica che fosse abbastanza veloce e che mi avvicinasse al maestro Ted Nasmith. Dopotutto stavo traendo ispirazione da lui. L’acrilico mi permise di raggiungere un buon risultato in poco tempo.

Spero che questi bozzetti preliminari ispirati da Nasmith vi possano piacere ed interessare!

A presto con tante altre curiosità ed illustrazioni!

Andrea

bozzetti-beren-tra-gli-orchi-2017

L’impronta di Tolkien

L’impronta di Tolkien

Avevo circa undici anni quando rimasi perdutamente affascinato dalle atmosfere del primo film de “Il Signore degli Anelli”: avventura, eroi, maghi e orchi, l’eterno scontro tra il bene e il male in chiave epica. Non pago della visione della pellicola decisi di immergermi nei libri, apprendendo la vicenda così come lo stesso autore l’aveva concepita, senza i filtri e le modifiche apportate per la versione cinematografica.

Il mito moderno, racchiuso nei tre romanzi, fu pubblicato in Gran Bretagna tra il 1954 e il 1955, divenendo così una storia immortale, sempreverde che da decenni incanta milioni di lettori, studiosi, musicisti, artisti ed appassionati di ogni genere in tutto il mondo. Ciò che più mi colpì in quei libri fu la poetica con cui furono scritti, la metafora, ma soprattutto la solennità profusa nelle leggende.

Tolkien era un grande studioso anche di lingue antiche tanto che per i suoi scritti inventò diversi idiomi, come il Quenya e il Sindarin, che potevano essere il linguaggio dei vari popoli della Terra di Mezzo, ispirandosi al Gallese, al Greco e all’Italiano. Si divertì ad inventare lingue dai caratteri esteticamente affascinanti e dai suoni melodiosi, come quella parlata dal popolo degli Elfi.

Da non trascurare l’aspetto poetico ed anche molto romantico della sua vita: trascrisse il suo sconfinato amore per la moglie Edith nei suoi scritti, dando a lei le sembianze della bellissima Luthien e, a se stesso, quelle dell’eroe Beren, entrambi accuratamente descritti nel suo Silmarillion, compendio contenente le cronache della Terra di Mezzo dalla creazione alla quarta era.

Successivamente a “IsdA”,Il Signore degli Anelli, lessi “Lo Hobbit“, un libro narrante la storia dello Hobbit Bilbo, della compagnia di nani capeggiata da Thorin Scudodiquercia e della loro riconquista del trono e tesoro usurpati dal drago Smaug. Il romanzo fu pubblicato la prima volta nel 1937 e da quelle vicende si svilupparono i fatti narrati nel Signore degli Anelli.

Fu così, che con quel libro dalla copertina rossa, riscoprii tutta la magia già vissuta qualche anno prima, ritrovando le ambientazioni e alcuni dei personaggi con la loro solennità, nonostante Lo Hobbit sia stato concepito come libro per ragazzi, quindi molto più semplice e meno elaborato e complesso.

Tolkien continua ad essere fonte di ispirazione inesauribile, caratterizzando la mia produzione artistica di disegni e dipinti, tanto che durante la terza edizione di Fantastika a Dozza (BO) a Settembre 2016 ho realizzato per l’AisT (Associazione Italiana studi tolkieniani) il terzo ritratto dello scrittore. Immagine che è stata riprodotta sulla  locandina per l’evento del Tolkien Day avvenuto lo scorso 25 Marzo.