Quando si vuole disegnare il viso di un personaggio, oltre alla corretta riproduzione dell’anatomia e delle proporzioni, è molto importante riuscire anche a conferire una certa espressività. Questo per far sì che il personaggio acquisti vivacità, vita, e possa suscitare un’ emozione nell’osservatore.
Molti manuali di disegno consigliano di iniziare il proprio esercizio schematizzando in figure geometriche le parti e la muscolatura facciale per stabilire le proporzioni, e successivamente entrare nel dettaglio definendo ogni elemento. Altri, dopo la base geometrica, richiedono di stabilire le grandi ombre: come quelle nelle orbite, sotto gli zigomi, sotto il naso, sotto le labbra ed il mento, con diversi gradi di ombreggiature. Occorre definire piano piano il tutto ed entrare sempre più nel dettaglio di ogni volume. Questi sono approcci accademici, e spesso si riferiscono a come fare ritratti o a riproduzioni, con l’obiettivo di un risultato realistico o iperrealista. 
A questo proposito, Stan Prokopenko è un bravissimo artista, e spesso tratta di anatomia e ritratto nei suoi numerosi e divertenti tutorial, che, se siete curiosi potrete trovare facilmente su youtube o su http://www.proko.com
Inizialmente anche io ho acquistato qualche manuale per imparare come fare un ritratto a matita, sperimentando ed esercitandomi con i preziosi consigli riportati, fino ad individuare il  metodo che mi è più congeniale, per raggiungere un buon risultato in tempi ridotti. 
Inizio abbozzando l’ovale, base che uso per qualsiasi viso che non richieda delle foto di riferimento. Stabilisco l’altezza degli elementi importanti come occhi, naso, bocca ed orecchie, con leggeri tratti di matita. Successivamente entro nel dettaglio, utilizzando le grandi ombre sopra citate per gli elementi primari, e, se sono soddisfatto del primo approccio, aggiungo i particolari, come le rughe d’espressione e le piccole imperfezioni. Il tutto senza richiedere da me alcun impegno eccessivo, ma per il solo piacere dello sketch e del disegno a mano libera.
Dopo aver compreso come è strutturato un viso, è bene imparare anche quali muscoli si muovono per originare le diverse espressioni, cercando di conoscere e capire la loro funzionalità, prima di iniziare a disegnare senza alcuna idea di cosa realmente si stia facendo. 
Si scoprirà, dopo essersi abbastanza esercitati, che è molto divertente conferire al proprio personaggio un’adeguata espressione facciale!
Che si tratti di astratto o di arti figurative, l’importante è avere una buona conoscenza della realtà.
Successivamente all’aver assimilato queste basi ci si potrà cimentare con l’anatomia e le espressioni di mostri e creature, che avranno la stessa struttura di quella umana, con l’aggiunta dei  loro elementi caratteristici. Allora non ci sarà veramente limite a quello che si può creare!
Grazie a tutti per avermi seguito anche in questo articolo! 
Alla prossima!