La Dea del furore della battaglia

Il dipinto realizzato rappresenta la divinità Morrigan, dea celtica della guerra, meglio conosciuta con l’appellativo di “Grande Regina” o “Regina degli Spettri”. La divinità rappresenta una splendida donna che aleggia su campo di battaglia, spesso annunciata dai corvi, considerati i suoi principali messaggeri. Con il suo fascino oscuro simboleggia la notte, il mistero ed anche un po’ la morte.

Illustrazione della divinità la Morrigan

Bozzetto della divinità La Morrigan

Questo ritratto è stato utilizzato come copertina del libro “Mitologika – Le Leggende di Eriu”, a cura di Ailus Editrice, una raccolta di leggende scritte da Alessia Mainardi e illustrate da svariati artisti. La scelta di utilizzare l’ immagine della Dea Morrigan è dovuta al fatto che ritengo questo personaggio uno dei più Interessanti legati alla mitologia celtica.

L’ illustrazione della Dea Morrigan è stata completamente revisionata. All’idea del personaggio mitologico storico ho voluto dare un’interpretazione molto più fantasy. La divinità celtica, solitamente rappresentata con capelli e indumenti rossi, piangente sangue, è stata da me ritratta con il colore nero sia dei capelli che del mantello, proprio per richiamare l’attenzione sul significato oscuro che ho voluto trasmettere nel ritratto.

Illustrazione della divinità la Morrigan

Copertina del testo Mitologika, le Leggende di Eriu

In primo piano si notano tre elementi caratteristici della mitologia celtica: il mantello di piume della Dea, il corvo posizionato dinanzi alla divinità e i monoliti celtici dipinti sullo sfondo. Per attirare maggiormente l’attenzione in prima di copertina è stato dipinto, intorno alla figura della divinità Morrigan, un nodo celtico luminoso, uno dei simboli più classici e famosi dell’antica mitologia. Con esso si vuole offrire una rappresentazione incantata della divinità Morrigan.

La piuma ritratta in primo piano è un forte elemento scenico, visibile anche in quarta di copertina e volto a rafforzare maggiormente il significato oscuro della Dea. La scelta dei colori viola e blu, ne troppo bassi, o cupi, ne troppo accesi, come il giallo o il rosso è volta ad evidenziare, ancora una volta, il carattere tenebroso della divinità.