Il primo incontro de Lo Hobbit

Lo Hobbit, la riconquista del tesoro è tratto dal capitolo “Notizie dall’interno” de Lo Hobbit. Nacque nel 2013, tempo in cui non avevo alcuna intenzione di trasformarlo in un dipinto. In seguito ci ho riflettuto tanto fino a far nascere in me la voglia e l’idea di realizzare un’opera. Per la sua realizzazione, inizialmente osservai a fondo lo stile e le tecniche di due grandi maestri: Alan Lee e John Howe. Autori ormai leggendari di moltissimi disegni e dipinti ispirati alla Terra di Mezzo, e di quelli delle trilogie cinematografiche del Signore degli Anelli e de Lo Hobbit.

 

Allora nel 2014 volli trasformare quel disegno in qualcosa di più nonostante le enormi difficoltà a cui andavo incontro. Sapevo che sarebbe stato difficile dare un’impronta personale ad un personaggio così iconografico come il drago Smaug, considerate ormai le sue innumerevoli versioni. Malgrado ciò, ispirato dalla rappresentazione che l’artista Donato Giancola ha fatto de ” Il Dorato”, iniziai a dipingere.

Lo Hobbit, la riconquista del tesoro

Disegno preliminare de “Lo Hobbit”

La scena ritratta è quella in cui lo Hobbit Bilbo entra di soppiatto nella montagna, ritrovandosi così al cospetto del gigantesco drago Smaug, dormiente sul tesoro. Essendo questa una scena descritta in modo molto dettagliato da Tolkien, ho avuta poca libertà nella scelta della tavolozza. Inoltre è stata una mia forte apprensione, da vero e proprio fan, quella di rimanere il più possibile fedele al testo.

 

Nonostante la logica volesse che un’enorme sala del tesoro nelle profondità di una montagna fosse totalmente immersa nell’oscurità, scelsi di proiettare una luce sulla testa del drago, accentrando così l’attenzione sull’elemento più importante del quadro. Al fine di bilanciare il rosso delle scaglie di tutta la sua mole ed il giallo degli ori sottostanti, ho deciso di dare contrasto alla luce, dipingendo il fondo con toni scuri e bluastri, sfumando gradualmente il colore del corpo tra il  viola e il blu, man mano che questo si immerge nel buio della sala.
Sulla sinistra si può notare, piccola e luminosa nelle tenebre, anche l’Archengemma: il pezzo più prezioso dell’intero tesoro, oggetto delle brame e cimelio di famiglia di Thorin, re dei nani.
Il dipinto è stato esposto alla mia personale di Maggio 2014 e successivamente alla manifestazione “Fantastika” a Dozza (BO) durante la sua prima edizione e in altre diverse occasioni. Ancora oggi questo dipinto, a cui sono particolarmente legato, mi segue nei diversi eventi fantasy ai quali partecipo in tutta Italia.