Non solo fantasy ma anche ritratti…questa è la mia grande passione per il disegno!

Ogni ritratto è, prima di ogni cosa, un atto di affetto, di amicizia, di amore verso qualcuno e anche una forma di idealizzazione. (D.Palladino)

L’ispirazione

Da quando ho iniziato a capire che la matita andava sul foglio e non nel naso ho disegnato e illustrato fantasy.
D’altronde è la mia passione, ed è sempre stata chiara come il sole.
Ma udite udite ho fatto anche qualcosa di diverso!
Uno dei miei primi amori artistici è stato Caravaggio.
Approfondendo gli studi nella storia dell’arte al liceo i miei maestri sono diventati innumerevoli.
Prima di riuscire a tradurre la passione in professione, per qualche anno dopo il diploma mi sono dedicato a commissioni che riguardavano uno degli aspetti più classici dell’arte: il ritratto.

Così nel tempo…

Prima in acrilico e successivamente ad olio, ho dipinto il viso delle persone. Sempre, come è mio solito, cercando di racchiudere nel lavoro un po’ dell’anima del soggetto. Ritengo importante che il committente riconosca non solo la somiglianza, data dall’esecuzione tecnica, ma anche un pizzico della personalità del soggetto ritratto.
Allora sai veramente di aver fatto un buon lavoro.

La tecnica

Ovviamente prima di raggiungere un buon risultato pittorico, è importante raggiungere un buon risultato con il disegno: allora bisogna fare della matita una lancia, della gomma uno scudo ed affrontare tutti i mostri che puntualmente saltano fuori da ogni parte. Una volta soddisfatti con la base, vai di pennello.
Non immaginate quante volte
ho ringhiato di fronte agli occhi strabici, ai denti da mulo, alle pose rigide e poco naturali, all’anatomia sbagliata…
roba che mi sarei mangiato il foglio, la tela e tutti i tubetti.

Tempo e pazienza

Nonostante i nervi suicidati durante il processo, in cui vai di griglia per mantenere le proporzioni del soggetto (chi ha fatto l’artistico mi capisce)… posso dire di aver avuto nel tempo diversi risultati più che soddisfacenti.
Uno dei dipinti di cui vado più orgoglioso è il ritratto di mio nonno prodotto nel 2009 in acrilico su una piccola tela di 20 x 24 cm: purtroppo non ho avuto modo di conoscerlo ma sotto l’attenta direzione di mia madre ed aiutato da una vecchia foto, posso dire di essere riuscito nell’intento!

Altro ritratto…

Di cui vado fiero è quello raffigurante i nipoti di mio zio.
Il quadro di per sé non è grandissimo, una tela di 40 x 60 cm, prodotto nel 2013 ad olio.
Ho la fortuna di poterlo ancora osservare di tanto in tanto.
Il “ritrarre” l’ho sempre trovato interessante e lo abbino spesso anche al fantasy, lì dove posso.
Anche se non c’è la regola fondamentale della “somiglianza”, mi basta che il personaggio sia credibile per il suo ruolo.

Trovo molto stimolante…

Anche il riprodurre materiali, giocare con gli effetti e mettermi alla prova con composizioni e nature morte, cercando di dare a me stesso la sensazione di poterlo toccare attraverso il foglio…ma questa è un’altra storia…
Spero che l’articolo vi sia piaciuto!
Qui potete trovare anche i miei lavoro fantasy…commentate e fatemi sapere il vostro parere 🙂
A presto,
Andrea
Ritratto Andrea Piparo

ritratto nipoti