Parte fondamentale del perenne percorso formativo di un illustratore, disegnatore, fumettista insomma di chiunque abbia passione per fare arte, è quella di diventare in qualche modo insegnante di se stesso.
Purtroppo molte volte i corsi e le scuole non sono all’altezza delle nostre aspettative e molti “segreti” vengono tenuti nascosti agli artisti emergenti. Si dice che necessità faccia virtù : così, con la pratica, l’osservazione ed ascoltando i Maestri che ammiriamo, poco a poco prende forma quello che sarà un giorno “il nostro stile”.
Indubbiamente l’accesso al web  ci facilita tutti per moltissimi aspetti. È molto semplice venire a contatto con le opere di grandi artisti, riuscendo talvolta a visionare qualche “step by step” che può dare indicazioni su come quello stupendo disegno o dipinto sia stato realizzato. Tutorial, immagini e siti d’arte sono ormai alla portata di tutti e in grandi quantità.
Tuttavia, quando se ne ha l’occasione, l’ ideale per imparare o per la ricerca dell’ispirazione, è l’approccio diretto; visitare musei o osservare qualche artista all’opera è senz’altro meglio che stare di fronte ad uno schermo.
Mian Situ
Ricordo con piacere a tal proposito il workshop frequentato a Milano, con John Howe (grande disegnatore e concept artist insieme ad Alan Lee delle trilogie cinematografiche del Signore degli Anelli e de Lo Hobbit), seminario durante il quale ho fatto tesoro dei suoi suggerimenti. Purtroppo non sono eventi frequentissimi e noi affamati di conoscenza rimaniamo sempre con mille domande…
Comunque una delle cose che ho capito è che solo operando come una spugna sull’acqua e divorando con gli occhi quanti più “trucchetti” si riescono a captare si riesce poco a poco ad ampliare il proprio background di conoscenze tecnico-artistiche.
Più si riuscirà a “rubare con gli occhi” più si immagazzineranno informazioni che ci verranno in aiuto nel momento del bisogno.
Certo, seguire come un’opera viene realizzata dal foglio bianco fino alla conclusione è il top dell’insegnamento visivo, ma anche osservare attentamente un lavoro già concluso può dare i suoi importanti suggerimenti: parlo di particolari ovviamente, non sappiamo quanto e come l’artista ci abbia messo mano per arrivare a quel risultato, ma trovo che siano sempre molto utili.
Consiglio a tal fine la ricerca in rete di dettagli e di ingrandimenti di alcune famose opere, così sarà possibile studiarli meglio, scoprendo il “dipinto dietro il dipinto” dei grandi Maestri dai quali vogliamo imparare.
Particolari - Edmund Blair Leighton
Particolari – Edmund Blair Leighton
Nel caso poi del digitale, un file di un’immagine di grandi dimensioni può rivelarci, ad esempio, con quale pennello è stato fatto quell’effetto, oppure qualche colore che nei file a bassa risoluzione non è possibile vedere, e molto altro. Per le tecniche tradizionali è importante la direzione delle pennellate, una correzione, una sfumatura, qualsiasi cosa riusciamo a captare.
Tutto può aiutarci nel nostro percorso verso il miglioramento.
Cos’è in fondo l’esecuzione di un’opera se non la somma delle nostre conoscenze?
Concludo così anche questo articolo, esortando voi che avete avuto la gentilezza di leggerlo, a far diventare il vostro l’occhio più veloce del west!
Non fatevi sfuggire nulla, il tutto andrà sicuramente a vostro vantaggio!
A presto con il prossimo articolo!
 
Andrea