Andrea Piparo a LUCCA COMICS

Andrea Piparo a LUCCA COMICS

Ritorno a Lucca Comics

Dopo tre anni di assenza da quello che è uno degli eventi a tema comics più importanti al mondo, quest’anno avrò l’occasione di tornare nella bella città toscana in festa.
Come molti di voi sapranno, Lucca Comics & Games è un appuntamento annuale che richiama appassionati di fantasy, fantascienza, cinema, fumetti, giochi, migliaia di cosplayers, artisti di fama internazionale, personaggi di spicco del settore, e di conseguenza, decine e decine di migliaia di visitatori ogni giorno di manifestazione.
Decisamente un’ occasione molto importante anche per noi illustratori, una vetrina da frequentare ogni volta che se ne ha la possibilità.

Nonostante l’entusiasmo e l’adrenalina…

Che scorrono a fiumi in tale contesto, per me non è così semplice partecipare a questo tipo di evento e oggi vorrei rendervi noto il perché, raccontando così anche un po’ di me stesso. Ultimati gli studi ho iniziato, qualche anno fa, a far capolino nel mondo dell’illustrazione: mi avvicinavo con timidezza e tremenda insicurezza agli artisti affermati( quando riuscivo ad incontrarli…), i primi clienti e le nuove collaborazioni, per un novellino, erano sempre sfide diverse da affrontare, e, al contempo, cercavo di gestire un periodo delicato della mia vita nel quale mi sentivo molto vulnerabile.

Percepivo un bisogno..

Di essere sempre all’altezza e di dare il meglio in qualsiasi lavoro mi venisse offerto, temevo esageratamente che il mio operato potesse non essere adeguato o non accettato sotto qualsivoglia aspetto. Tutto ciò, sommato al desiderio di non deludere chi riponeva fiducia in me e alle normali insicurezze di chi si affaccia alla vita da adulto, mi procurò forti attacchi di panico e d’ ansia.

Dopo il primo debilitante incontro con questi due ingombranti compagni di vita non riuscivo più a gestire nessuna situazione che in me suscitasse un minimo di stress. Giramenti di testa, sensazioni di svenimento e nausea, impulso istintivo di dover fuggire dal luogo e/o dal momento, erano praticamente all’ordine del giorno, praticamente ogni volta che dovevo uscire di casa.

I luoghi molto affollati e chiusi erano tabù per me.

 

In questo periodo…

si verificò la brutta esperienza della prima partecipazione a Lucca come espositore, nel 2014. Non volevo perdere un’opportunità così importante per un esordiente ma… Mi tremavano le gambe e non riuscivo a camminare in quel mare di persone accalcate, il cuore andava come un treno e avvertivo una sensazione di soffocamento. Sono dovuto andar via, dopo essere ricorso alle cure dei medici sul posto.

Ahimè queste percezioni mi sono state vicine ancora per molto tempo dopo Lucca Comics, ed ogni volta é stata una vera e propria lotta per il controllo razionale di me stesso. La via della “guarigione” è stata lunga e faticosa, ogni passo avanti l’ho fatto grazie alla forza di volontà e all’aiuto di una terapeuta
Ero fermo sulla decisione di non ricorrere agli psicofarmaci, non amo questo tipo di medicinali e volevo dimostrare a me stesso di potercela fare con le mie forze.

Da quell’edizione…

di tre anni fa ne è passata di acqua sotto i ponti, anche se nemmeno ora canterei ad un concerto di fronte a migliaia di persone; sono sempre timido, introverso e se posso evito la luce dei riflettori puntata addosso. Questo è il mio carattere. Ma ho sicuramente combattuta e vinta la mia battaglia. In occasione dell’ imminente appuntamento annuale sono riaffiorati certi spiacevoli ricordi, però…

 

Ora mi sento pronto per riaffrontare Lucca!

Trattandosi dei primi di Novembre darò maggiori informazioni più avanti, così saprete dove e quando poter venire a trovarmi. Ci saranno delle sorprese per quanti vorranno farmi visita e saranno interessati. Per ora non svelo di più. Controllate qui sul sito o seguitemi su facebook alla pagina: Andrea Piparo art per conoscere a breve tutti i dettagli!

Ci vediamo la settima prossima con un nuovo articolo, e, come ho scritto su fb qualche giorno fa: Ogni giorno non bisogna combattere il drago, ma ESSERE il drago! Quindi…SIATE IL DRAGO!

A presto!

Andrea

Andrea Piparo al ROMICS XXII

Andrea Piparo al ROMICS XXII

Il prossimo 5-8 Ottobre riparte il Romics!

Anche per questa XXII edizione potrete trovarmi alla fiera di Roma per il Romics 2017, ma stavolta, in due differenti location!
Sabato 7 potrete trovarmi nella nuova Self area dedicata ai nuovi talenti della manifestazione dalle ore 11:00 alle 20:00
Dove disegnerò live e mostrerò il mio portfolio.
Domenica 8, sempre per tutta la giornata, ospite dell’Associazione italiana studi Tolkieniani.

TECNICA MATITE E PENNARELLI

TECNICA MATITE E PENNARELLI

Salve a tutti! Se avete dato un’occhiata all’articolo precedente avrete sicuramente letto il riferimento ad una tecnica che utilizzo, allo scopo di raggiungere un effetto più compatto ed omogeneo nella colorazione.
Non ho verificato questa tecnica anche con altre marche di pennarelli, quindi leggete l’articolo citato per conoscere nello specifico di quali io faccia uso.
Ho sempre pensato che le sole matite diano alla colorazione un effetto troppo “secco”, se non sono stese bene lasciano piccoli puntini di deposito nella grana sottostante e se troppo “calcate” diventa complicato correggerle; con i pennarelli è difficile trovarne di buoni a prezzi equi e per avere un buon numero di tonalità bisognerebbe accendere un mutuo al negozio d’arte…
Unendo però le matite ai pennarelli è possibile raggiungere un ottimo risultato. Fate in ogni caso delle prove, prima di cimentarvi con quel disegno che vi è venuto così bene…
Come promesso ecco qualche suggerimento.
  • Munitevi di:
  • 1) carta abbastanza spessa, tipo 200 grammi, 2) matite colorate di buona qualità, 3) almeno tre pennarelli in varie gradazioni di grigio.
  • Step 1 : Una volta decisa la tonalità della parte da colorare iniziate stendendo un velo leggero a matita e per ottenere una tonalità più accesa passate con maggiore pressione.
  • Step 2 : Prendete la gradazione di grigio più chiara del pennarello e passatelo sopra la zona a matita. Sarà come se l’aveste colorato con il pennarello del colore prescelto: certo il grigio lo spegnerà leggermente, ma lo si può riaccendere un po’ ripassando sopra la matita.
  • Step 3 : Il pennarello sulla matita ostacola abbastanza eventuali correzioni, ma non totalmente. Ricordate che potete schiarire leggermente la tonalità passando cautamente la gomma pane sulla parte.
  • Step 4 : Per una gradazione appena più scura di quella ottenuta basta ripassare il pennarello appena usato sul pezzo. Si sovrapporrà al precedente scurendolo.
  • Step 5 : Per le ombre più incisive usate gli altri grigi a vostra disposizione. Avendo creato una maschera che rallenta l’assorbimento del pennarello nel foglio, se la stesura dovesse risultare troppo scura la si potrà sfumare con il dito, prima che il colore venga assorbito totalmente.
  • Step 6 : Se avete fatto troppi passaggi e la zona è diventata troppo scura, la si può schiarire un pochino passando sopra una matita bianca o mettendo un poco di Uniposca bianco che, sfumato con il dito, schiarirà la parte. Risulterà però anche meno accesa, perché il bianco l’ appannerà. Ripassate un velo di matita sopra l’Uniposca una volta asciutto. Aspettate che lo sia per bene, altrimenti si sgretolerà con la punta della matita.
  • Step 7 : Per le parti molto in ombra, dove il nero è richiesto per dare profondità all’immagine, suggerisco i Pigma Brush. Hanno anch’essi la punta a pennellino e permettono di lavorare su disegni di piccole dimensioni.
  • Step 8 : Se non avete fatto molti passaggi schermando così la carta, considerate che questi pennarelli sono piuttosto trasparenti ed il supporto comunque ne assorbirà un pochino; quindi aspettatevi che dopo qualche ora il risultato sembri leggermente meno acceso di quando lo avete lasciato. Volendo potrete con cautela ripassate la combinazione matite-pennarello per ridargli incisività.
Questo è in definitiva tutto, nuove sorprese dovrete scoprirle voi sperimentando! Spero di essere stato chiaro e che questo articolo possa essere utile! Se avete domande, suggerimenti o semplicemente volete farmi sapere l’ esito delle vostre prove e il vostro parere, scrivetemi pure su questo blog o sotto al post di facebook relativo a questo articolo!
Alla prossima!
Sketch in fiera: Idee, materiale e riferimenti

Sketch in fiera: Idee, materiale e riferimenti

Partecipando ad alcune fiere del fumetto…

Più di una volta, mi è stato chiesto cosa usassi per disegnare e colorare i miei personaggi e da cosa prendessi spunto per idearli.
Si sa che lontani da casa, senza avere a portata di mano tutti gli aiuti e le comodità a cui facciamo appello come computer, libri, disegni preliminari ecc. diventa sicuramente più complicato trovare un’idea da sviluppare, in modo che sia in primis accettabile dai nostri standard, (sopratutto se si è perfezionisti come me! ).

In queste occasioni…

Mi è molto utile, portare sempre un libro o una rivista illustrata, qualcosa la cui visone possa stimolare delle idee. In particolar modo degli sketchbook. Disegni, schizzi e bozzetti trovo siano più efficaci di immagini rifinite e piene di particolari. Spesso porto con me: “Donne e soldati “ e “Aldilà del west” di Sergio Toppi, “Il Signore degli Anelli – Schizzi e bozzetti “di Alan Lee, “Rough Work “di Frank Frazetta.

I materiali

Per ciò che riguarda i materiali, oltre la classica grafite, uso spesso la sanguigna. Ne esistono di molte marche e gradazioni, tuttavia sono più favorevole all’ utilizzo delle matite colorate, la cui tonalità si avvicini alla sanguigna. Le “Caran d’Ache” e le “Stabilo” hanno una mina più dura, mantenendo la punta e quindi un tratto più preciso per maggior tempo.
Trovo invece le sanguigne troppo “friabili”, bisogna temperarle molto spesso se usate su carte più ruvide, come la carta da spolvero o da acquerello.

Sketch drago

A proposito di carta

Da diverso tempo porto con me un blocco “Toned Grey” della Strathmore. La trovo ottima su diversi fronti: è liscia, resistente e avendo un colore di “mezzo tono” si presta benissimo a tridimensionali effetti di luce con la matita bianca. Nell’astuccio che preparo per le “trasferte” non mancano mai matite colorate Caran d’Ache ed alcuni pennarelli a doppia punta con gradazioni di “salvataggio”. Non parlo di pantoni, quelli hanno bisogno di una carta apposita per “durare” nel tempo.
Mi riferisco alla marca giapponese dei Tombow.

Trovati per caso in un negozio Buffetti non me ne sono più separato. Una delle due punte è a pennellino, questo permette di mantenere una certa precisione, e se accostati, essendo semi trasparenti, si mischiano sfumandosi.

Solitamente questo tipo di pennarelli sono piuttosto cari, così ho optato per alcune gradazioni che potessero andare bene in qualsiasi occasione, come i grigi ed altri colori spenti. Se vi dicessi che con le matite colorate, con dei pennarelli grigi e solo con un paio di pennarelli di altri colori, è possibile ottenere quasi qualsiasi colore effetto pennarello, mi credereste?
Ne parlerò nel prossimo articolo, se siete curiosi vi aspetto la prossima settimana.

A presto!

Andrea