FantastikA: Il Tesoro del Drago Edizione 2022

FantastikA: Il Tesoro del Drago Edizione 2022

La Biennale d’ illustrazione organizzata dal comune di Dozza (BO) avrà il suo centro all’interno della Rocca, (dove riposa il drago!) con gli Artist desk degli illustratori, conferenze, mostre, ospiti ed altre iniziative, mentre a “La Tana del Drago” saranno visitabili altre esplosioni ed iniziative sia permanenti che legate all’evento.

Informazioni dettagliate sul programma a questo link: https://www.fantastikadozza.com/programma-2022

Dopo un lungo periodo di assenza, questo 17/18 Settembre ritornerò alla nuova edizione di FantastikA: Il Tesoro del Drago. 

Si riconfermerà un appuntamento da non perdere!.

Per chi vorrà passare per un saluto o uno sketch, potrà trovarmi al mio desk in entrambi i giorni di manifestazione di FantastikA dalle ore 10:00

STORIE DI FANTASMI – PARTE 2

STORIE DI FANTASMI – PARTE 2

La mia passione per lo stile horror

Chi mi segue sui social e qui sul blog già mi conosce e sa che mi piace ogni tanto realizzare qualche illustrazione più cupa in stile horror, sempre privilegiando un tema sovrannaturale e quindi mai allontanandomi troppo dall’aspetto più “fantastico” dello stesso.

Recentemente ne ho creata una personale, di cui ora vorrei parlare un po’ più nel dettaglio e raccontare qualche retroscena che potrebbe incuriosirvi. Si tratta di: Fontana Book of Great Ghost Stories – fan art.

L’idea è nata…

Dopo una breve immersione nel mondo dell’horror. Quando mi sento dell’umore giusto mi piace infatti guardare qualche film e leggere qualcosa sul tema: questo mi predispone un adeguato stato d’animo, rendendo la mia immaginazione un terreno fertile per le idee, che possono scaturire da diversi stimoli.

A spingermi definitivamente sono state ancora una volta le bellissime copertine realizzate da Alan Lee per la collana horror da cui il titolo prende il nome, già menzionate nella prima parte dell’articolo: Storie di fantasmi

fonte da cui ho attinto ispirazione per la mia fan art.

Ancora una volta mio padre mi ha dato una mano, essendo molto magro e dell’età giusta per interpretare un uomo anziano; non avrei potuto avere a portata di mano modello migliore, anche se poi in lavorazione qualche modifica la eseguo sempre. Quindi ho accentuato la magrezza, stringendo ulteriormente i fianchi e disegnando un volto adatto a quello di uno spettro d’altri tempi.

Non c’è quasi stata una prima bozza…

L:idea si era già formata benissimo nella testa, la posa, la prospettiva inclinata dal basso delle scale, mi serviva giusto una traccia molto veloce a cui appoggiarmi, praticamente volevo vederlo già formato, ed ho iniziato subito ad approntare i colori per l’atmosfera.

Al link di seguito è possibile vedere il time lapse della realizzazione su youtube

Anche la scelta dei colori é stata da subito piuttosto chiara: colori freddi, una luce verde spettrale contrastata debolmente dalla balaustra della scala e dall’oro spento delle cornici.

Questo e poco altro, con tonalità leggermente più calde, sono stati gli elementi che ho usato per dare più interesse all’immagine. Un seppur leggero contrasto di colori trovo che possa dare una marcia in più ad un’illustrazione, che altrimenti risulterebbe monotonale, noiosa e meno stimolante a livello visivo.

Oltre ad i dettagli…

Dello spettro e del candelabro dalla fiamma azzurra che stringe in mano, mi sono divertito ad indugiare nel contenuto dei quadri che lo attorniano.

Infatti è possibile vedere un ritratto in una cornice ovale alle sue spalle, un accenno di landscape nel frammento in primo piano ed un paesaggio montuoso in cima alle scale, che è a sua volta ispirato da un dettaglio di un dipinto del paesaggista americano: Edagr Payne, il monte Ritter sul lago Ediza

Benchè il mio modello indossasse un gilet ed una camicia, il suo abbigliamento è stato molto ritoccato per avvicinarlo ulteriormente allo stile di un abito del tardo ‘800.

Non fedele in tutto per tutto, ma in fondo mi interessava solo dare l’idea.

Confesso di aver atteso con impazienza il momento in cui avrei dato l’effetto spettrale al mio fantasma, sfumando alcune parti per dare l’impressione di incorporeità, di fumoso, di un’apparizione che dura pochi istanti, instabile ma visibile nel nostro piano materiale.

Qualche abbozzo di ragnatela da inserire qui e là è stata una scelta di logica. Se un’illustrazione racconta una storia ed è coerente, deve aiutare l’immersione dell’osservatore in quel piccolo mondo che “illustriamo”, ed una vecchia casa abbandonata ha sempre delle ragnatele, a maggior ragione se è infestata!

Questo in sostanza è stato il lavoro fatto, spero che il procedimento di questo dipinto digitale sia stato di vostro interesse. Inoltre colgo l’occasione per inaugurare una nuova sezione del mio sito interamente dedicata all’horror, in modo che gli interessati possano trovare più facilmente le mie illustrazione sul tema horror

Come sempre, grazie per avermi seguito in questo nuovo articolo e a presto!

DISCESA ALL’INVERNO

DISCESA ALL’INVERNO

Perdonate il gioco di parole!

Anche se le temperature ed il calendario ci annunciano che la primavera è ormai iniziata, la curiosa casualità dei temi che mi sono trovato ad affrontare negli ultimi mesi mi ha portato, nel trascorrere del tempo, ad usare toni sempre più freddi. Quasi come se in me, e negli autori con i quali ho lavorato per la realizzazione delle copertine, ci sia stata una silente ispirazione data dalla fredda stagione.

Le prime avvisaglie di “abbassamento delle temperature” le ho percepite nella cover realizzata qualche mese fa per Italian Sword & Sorcery di “Byzantium”, quando dovendo rappresentare il personaggio che si muove in una caverna, ho pensato di raffigurarne le profondità con l’uso di tonalità azzurro-verdi e le rocce con sfumature bluastre.

colori freddi andrea piparo art

Ulteriore discesa di un gradino verso la “perdita di calore” invernale, è stato a Dicembre, quando con “Polifemo”, altra cover per IS&S, ho voluto ulteriormente raffreddare lo scenario ed il background del famoso ciclope, desaturando l’unica e predominante tonalità che poteva fare da contrasto: il colore della carnagione del mostro.

polifemo colori freddi andrea piparo art

Prima di lavorare ad una nuova cover per IS&S sono stato impegnato con un’altra copertina a tema fantasy: “Il Destino del discepolo” appartenente alla “Saga della Corona delle Rose” di Gianluca Villano.

Per questo progetto c’è stato poco da ponderare per quanto riguardava i colori: la predominanza di azzurri e blu era d’obbligo, considerando il personaggio all’interno di un contesto innevato prettamente invernale.

Il suo incarnato, e quello delle creature che lo stanno attaccando, non poteva fare da contrapposizione, rispondendo al dettato narrativo che lo descrive grigio-azzurro.

Quindi uno dei pochi “elementi di disturbo” che ho potuto aggiungere, è stato optare per il colore rosso/bordeaux dell’abito del giovane, in modo da bilanciare un poco i toni freddi imperanti in tutta la scena.

colori freddi inverno andrea piparo art il destino del discepolo

L’apice del gelo, se così lo vogliamo definire, è avvenuto però con la più recente cover per IS&S.
Anche qui la figura demoniaca raffigurata si muove in un’ambientazione glaciale: picchi innevati, cielo notturno ed aurora boreale.

Per mia scelta, il suo incarnato vira verso sfumature turchesi, le vesti in quanto bianche non si allontanano dalla cromia generale, e tutto ciò che poteva scaldare la composizione è stato ridotto all’osso.

L’intenzione per questa cover è stato rappresentare, non solo con gli elementi, ma anche con la scelta cromatica, un gelo profondo ed intenso che rimandasse al titolo di “Iperborea”.

colori freddi iperborea andrea piparo art

Tuttavia l’inverno si è concluso, le temperature si faranno mano a mano più calde… e così, neanche a farlo intenzionalmente, accadrà anche nelle prossime cover.

Saluti come sempre!

STORIE DI FANTASMI

STORIE DI FANTASMI

Fantasmi, le mie illustrazioni

Forse qualcuno ricorderà che un paio di anni fa mostrai, in un articolo, un’illustrazione a tema fantasmi, realizzata acquerellando l’acrilico nero.

L’immagine in questione raffigurava uno spettro carico di catene, colto nel suo eterno vagare per i corridoi di una vecchia prigione, forse di un castello, mentre innalza di fronte sé una lanterna.
Si trattava della prima ed unica tavola eseguita con questa tecnica, quindi non sono mancati dubbi ed errori relativi all’inesperienza.

Tuttavia, riguardandola dopo un po’ di tempo, ho avuto modo d’imparare da alcuni sbagli, riducendo così le dovute correzioni.

fantasmi andrea piparo art

Nella prima tavola, nata per sperimentare e senza alcun tipo di aspettativa, ho accentuato piccoli dettagli con il bianco acrilico, cercando di aumentare la luminosità dello spettro e di qualche altro punto, notando però che la diversità del bianco del supporto cartaceo (più caldo) e quella del colore (più freddo) faceva solo maggiormente risaltare i punti dove ero andato a correggere.

L’esito di questa contaminazione non mi ha soddisfatto, e il non essere riuscito nell’intento mi ha spinto, due anni dopo, a voler riprovare senza ricorrere ad altro colore che non fosse l’acrilico nero.

Nella mia ricerca d’ispirazione, in questo gennaio 2019, mi sono imbattuto in alcune copertine di “Ghost Stories” a tema spettri e mistero, splendidamente realizzate da Alan Lee.

Ho constatato ancora una volta come l’acquerello si abbini perfettamente al tema, quanto le sue caratteristiche di leggerezza e bellezza eterea gli conferiscano quel sapore “antico” da raffigurazione ottocentesca, e ho iniziato a pensare alla nuova esperienza artistica.

fantasmi storie

Ho fatto un leggero disegno di base a matita H, dura a sufficienza affinché fosse appena visibile, ho cominciato a dipingere lasciandomi trasportare dall’istinto ed ecco che piano piano ho visto uscire la nuova illustrazione, la seconda con questa tecnica.

Memore dei vecchi errori non ho voluto ricorrere al colore bianco, cercando di calcolare in maniera più precisa le varie gradazioni, affinché si manifestasse al meglio quell’effetto retrò da vecchia illustrazione in bianco e nero, quella che potremmo vedere fra le pagine chiazzate d’umido di un vecchissimo libro rinvenuto in soffitta, quella che ci soffermeremmo a guardare nel dettaglio, quella che può degnamente accompagnare il testo di una storia di leggende e fantasmi!

fantasmi la dama bianca